Prof. Salvatore Buzzelli
Nonostante il corposo Curriculum, dopo una presentazione comunque sufficientemente dettagliata del Dott. Roncagli e della sua esperienza nel campo dello Sport Vision di cui riveste la carica di Presidente dell’omonima Accademia Europea(www.easv.com), siamo passati ad esplorare l’argomento alquanto controverso che tanto incuriosisce e spesso lascia perplessi Maestri e Preparatori Fisici che frequentano corsi di formazione e di aggiornamento della FIT : il Visual Training e il metodo di lavoro che loro propongono.
Per comodità di report, farò una disamina temporale delle domande/risposte che son state poste al Dott. Roncagli, durante le dirette Facebook del 10 e 11 aprile 2020
10 Aprile 2020, ore 18
Dom.: Che cos’è il Visual Training?
Risp.: Sport Vision e Visual training si possono riassumere nel comparto sanitario di RIEDUCAZIONE VISIVA , come una pratica esercitata da professionisti del settore, che si svolge preferibilmente in ambulatorio, atta a far migliorare alcuni aspetti della visione e della vista, attraverso l’uso di metodi e strumenti specifici oltre che abbastanza complessi, sia per la valutazione sia per la cura di anomalie e/o di stati deficitari dell’acuità visiva.
Dom.: Si possono riassumere gli strumenti di cui parla, con i pannelli anaglifici, per fare visual training?
Risp.: Sport Vision e Visual Training necessariamente debbono partire da una valutazione che deve indicare cosa dobbiamo allenare, e va fatta da specialisti in ambulatorio con strumenti appositi (valutazione oculare, oculomotoria, coordinativa, equilibrio, occhio-mano, occhio-piede) altrimenti si passa al fai-da-te molto empirico. QUINDI IN PRIMIS SERVE UNA DIAGNOSI DETTAGLIATA.
Questa valutazione non può essere fatta da Maestriu di tennis né da Preparatori Fisici, tantomeno da un ottico, che NON può fare diagnosi ma può vendere occhiali e lenti a contatto solo su prescrizione medica e fare misurazione della vista con alcuni semplici strumenti da negozio (autorefrattometro o con la cassetta di lenti di prova).
Per questo motivo queste valutazioni vanno fatte in un ambulatorio attrezzato, che raramente investe sotto i 200-250 mila euro di strumentazione.
Dom.: L’allenamento visivo è del tutto innocuo?
Risp.: La RIEDUCAZIONE VISIVA (Vision Therapy) e le connessioni coll’allenamento visivo, può essere anche NOCIVA se non fatta con le dovute accortezze e con personale specializzato.
Dom.: Ci spiega la caratteristica dell’ OCCHIO DOMINANTE ?
Risp.: L’Occhio Dominante è l’occhio che preferibilmente si utilizza per visualizzare segnali o oggetti, che poi sono integrati dalle informazioni che arrivano dall’altro occhio che funge da messa a fuoco., in pratica è il nostro “mirino visivo” che si stabilizza nei primi anni di vita e si afferma prima dell’età scolare e NON SI CAMBIA e soprattutto NON E’ ALLENABILE.
Nel Tennis, che è uno sport binoculare-bilaterale, normalmente si osservano atleti che presentano una dominanza crociata (occhio destro-mano sinistra e viceversa) che FORSE costituisce una facilitazione tecnica, come anche in altri sport dinamici.
Come per esempio nel tiro a piattello in quanto si prende la mira con tutti e due gli occhi aperti, mentre questa caratteristica diventa problematica .nel tiro a segno, in cui il tiratore dovrebbe avere per comodità tecnica, una dominanza occhio mano, monolaterale.
Dom.: Ci può illustrare l’efficacia dell’allenamento visivo con i pannelli anaglifici e comportamenti da avere con il loro uso da parte dei maestri e preparatori di Tennis.
Risp.: I pannelli di cui parlate, sono stati inventati un secolo fa e servono eseguire esercizi statici e vengono dati ai bambini per fare esercizi domestici per obbligarli a prestare attenzione con le lettere e i numeri e i colori per mantenere la fissazione STATICA in un punto perché lo scopo è allenare la fissazione statica quindi con gli atleti e l’allenamento sportivo non c’entrano niente!
Dom.: Quale è la differenza sostanziale tra stimolo fisso dei pannelli e uno stimolo visivo dinamico come avviene col SensoBuzz.
Risp.: Il tennis è uno sport dinamico, quindi …
Dom.: Ci parla di: FISSAZIONE, SACCADI, MOVIMENTI PURSUIT e del loro allenamento?
Risp.: La Fissazione è la capacità dell’occhio di assicurare la formazione dell’immagine, in modo costante, sulla fovea della regione maculare della retina.
Le Saccadi sono movimenti oculari estremamente veloci, che consentono di portare la zona di interesse a coincidere con la fovea. L’occhio esegue circa 5 saccadi al secondo, la cui durata è di circa 200millisecondi, in cui la visione viene sospesa per evitare il disturbo causato dal movimento dell’immagine sulla retina.
I Movimenti Pursuit, sono movimenti oculari che svolgono il compito di mantenere sulle fovee le immagini degli oggetti che si spostano lentamente.
Vorrei ribadire che l’atleta NON VEDE la pallina mentre la colpisce per un limite strutturale e fisiologico dell’occhio..
Comunque le funzioni di cui sopra, si possono allenare ma con strumentazione complessa e non con i pannelli anaglifici.
Ecco, un adulto può beneficiare dell’uso dei pannelli se li utilizza dopo aver avuto per esempio un trauma degli occhi.
Mentre un soggetto di 14-15 anni può beneficiare di esercitazioni con i pannelli, più come aspetto di gioco che come vero e proprio allenamento.
Dom.: Ci dica qualcosa sugli Occhiali Anaglifici, Occhiali Stenopeici, Occhiali Stroboscobici nell’allenamento visivo.
Risp.: Esprimo qualche perplessità per tutti e tre i tipi di occhiali nell’allenamento visivo, anzi per alcuni ci sarebbero anche controindicazioni importanti.
I primi detti anche antisoppressivi, sevono per distinguere lettere, numeri o altro che si trova scritto sulle tessere dei pannelli che presentano sfondi uguali alle lenti di questi tipi di occhiali, perlopiù verde/rosso o blu/rosso. Non hanno un valore allenante.
Occhiali anaglifici e pannelli anaglifici si trovano in vendita in migliaia di aziende e siti online del mondo e COSTANO 2-3euro gli occhiali e 0,50 euro l’uno, i pannelli!!!
Gli Occhiali Stenopeici non servono né a rieducare né a migliorare. Il foro stenopeico risale a Leonardo da Vinci e serve per mettere a fuoco le immagini statiche.
Questi occhiali sicuramente non servono per mettere a fuoco una palla da tennis in movimento, anzi, se li indossi per giocare, e come se metttessi una benda, non vedresti niente.
Gli Occhiali Stroboscopici, li usano nell’allenamento ma andrebbero venduti con prescrizione medica. Sono potenzialmente molto pericolosi, perché provocherebbero in alcuni casi, crisi epilettiche (1 su 200 utilizzatori)
Dom.: Le metodiche per allenare la fissazione, la reazione e la risposta anticipatoria con i pannelli anaglifici, posti a 5m dal soggetto, sono funzionali per lo sport del tennis (come viene indicato ai corsi di formazione FIT)?
Risp.: NO!!!
Dom.: Un preparatore o chi, può allenare con lenti di prova, la funzione visiva ?
Risp. : La professione che utilizza questo sistema è appannaggio degli oculisti e degli ortottici, quindi in teoria la legislazione indica che le figure che hai citato non possono farlo, ma che venga lasciato fare o che ci sia chi lo fa, è un altro discorso.
Dom. : Quando col dritto o con il rovescio non colpisco la palla è un problema monoculare, binoculare o di percezione a livello cerebrale?
Risp.: Se mi chiedessi se domani piove sarebbe più facile risponderti. Bisogna evitare l’errore di dividere la percezione in tanti segmenti e dar la colpa a uno o la colpa all’altro. La percezione è una, e la visione centrale e periferica non sono scindibili.
Dom. : Quali sono le differenze a livello metodologico e fisiologico e di risposta motoria tra l’allenamento col Sensobuzz e Pannelli Anaglifici?
Risp.: Voi tennisti siete fissati con sti pannelli!
Dom.: Dicono che i pannelli agiscono sullo sviluppo visivo, neurologico e sensoriale. Vero?
Risp.: Se dicono così, io lascio che la gente dica quello che vuole. Dobbiamo diventare grandi. In quest’epoca di coronavirus, quante bufale sono uscite? In ambiente visivo, siccome non è un’emergenza, andiamo avanti con miti metropolitani. Siamo ancora agli anni sessanta. Dobbiamo fare un ragionamento maturo. Stiamo passando da un esercizio se fa male o se fa bene al fatto che questo ti faccia migliorare. Se vuoi fare prestazione sportiva, occorre una preparazione fisica adeguata sotto la guida di un preparatore che te la faccia fare, se occorre una dieta la si farà sotto la guida di uno che ti prescrive la dieta e, SE HAI DEI DEFICIT VISIVI, occorre una rieducazione visiva fatta da chi te la fa fare bene. Non può essere consegnata e poi ti arrangi . Il fai-da-te non esiste!!!
11 Aprile 2020, ore 11 (seguito).
Dom.: A proposito di FISSAZIONE, un tennista può vedere la palla che gli arriva veloce e fissarla mentre la colpisce ? tenendo conto che la palla che gli arriva, viaggia a 70-80 km/h può fissarla nitidamente per colpirla meglio ?
Risp.: Se la velocità è da destra a sinistra o dall’alto verso il basso è ovvio che è una velocità estremamente imposta, ma se la velocità è in diagonale da lontano a vicino, oltre alla fissazione mi occorre la convergenza e la visione binoculare. Un’atleta può seguire una pallina che gli arriva dal suo opponente nel tennis ? dipende dalla velocità, in un servizio no !
Dom.: E su una palla di attacco di dritto o rovescio che viaggia a 150 km/h ?
Risp.: A 150 km/h gli occhi non riescono a muoversi sufficientemente in fretta per seguire una palla che arriva.
E’ dimostrato da ricerche scientifiche che gli atleti efficienti negli sport dove occorre colpire una pallina molto veloce, per esempio il tennis o il baseball o piuttosto l’hockey su ghiaccio, dove il puck va molto veloce, non fissano il puck quando lo colpiscono, l’atleta efficiente non guarda la pallina all’impatto ma guarda dove la deve mandare.
Dom.: A proposito di ALLENAMENTO DEI MUSCOLI DELL’OCCHIO, Come può allenare i muscoli dell’occhio? tenuto conto che ogni muscolo può e deve essere allenato. I piloti del circuito automobilistico cosa allenavano ? Che tipo di metodologia posso utilizzare?
Risp.: Ha senso allenare i muscoli oculari ? Si !! Ha senso allenarli se uno sa come fare a farlo in un contesto corretto e se questa persona dimostra una lacuna di quei muscoli, della funzionabilità di quei muscoli, in termini di efficienza, di velocità e di precisione nel contesto dello sport praticato…… Sempre se ha dimostrato delle lacune in fase di valutazione iniziale in quell’aspetto
I nostri occhi hanno ciascuno 6 muscoli oculomotori, ciascuno di questi 6 muscoli nasce sovradimenzionato di circa 70-100 volte rispetto al necessario. Fisiologia scoperta a metà degli anni 50. Perché il nostro organismo crea alla nascita dei muscoli sovradimenzionati che non avviene in nessun altra parte dell’organismo? Perché servono sovradimenzionati poiché ad ogni movimento oculare tu non utilizzi mai più del 3 -4 % delle tue fibre, perché le fibre sono soggette ad andare incontro a produzione di acido lattico, cosa fa l’acido lattico ? Ti stanca il muscolo. Quindi tu non muovi tutto il muscolo oculomotore ogni volta che muovi gli occhi ma utilizzi soltanto un 3 – 4 % delle sue fibre e al movimento successivo un altro 3 – 4 % e al successivo un altro 3 -4 % , queso fa si che ora che riutilizzi il primo fascio di fibre che hai usato nel primo movimento si è smaltito tutto quello che è l’accumulo di acido lattico del muscolo utilizzato e quindi i muscoli oculomotori hanno una caratteristica unica, come la lingua e il cuore…… Perché sono muscoli indispensabili alla sopravvivenza e non si devono stancare……. Il potenziamento del muscolo oculomotore non esiste. In realtà tu non alleni il muscolo, il muscolo è sovradimensionato, tu alleni la capacità dell’individuo a saper utilizzare i muscoli in modo appropriato.
Dom.: Come si allenano allora ?
Risp.: Non esiste una ricetta. La rieducazione visiva oculomotoria, in un contesto di rieducazione visiva, occupa un periodo molto lungo di formazione, non è così semplice.
Dom.: Cosa facevano i motociclisti o corridori con le auto allenati da lei?
Risp.: Dipende da quale era la loro lacuna, in alcuni casi, per esempio, c’era un pilota di rally aveva una grossolana difficoltà nella percezione delle distanze che è stata migliorata perché, non era assente, ma era semplicemente scarsa ed è stata migliorata in maniera alta, può essere migliorata del 100-150 %. A lui serviva quello perché è stato trovato dopo una valutazione che quello era il suo tallone d’Achille.
Dom.: Come può essere allenato ? Con i pannelli anaglifici ?
Risp.: No, basta con i pannelli! Ci sono degli strumenti fatti apposta!
Dom.: Quando va fatto ? E dove si possono fare ? In ambulatorio o in campo ?
Risp.: Va fatto tutti i giorni e si può fare in 3 situazioni: parti da un ambulatorio, ti trasferisci in ambiente domestico per poi effettuarlo sul campo…. Quando abbiamo fatto per 3 anni l’allenamento al Messaggero Volley e poi successivamente alla Nazionale e poi successivamente ad atleti specifici, perché, non è che allenavamo tutta la squadra, allenavamo quelli che avevano bisogno. Stefano Margutti era un eccellente giocatore della Messagero ed era anche una riserva della Nazionale, aveva un problema, il suo coefficiente di ricezione della palla era molto basso, tendeva a sbagliare in ricezione ma era molto forte in attacco. Il suo era un problema specifico, trattato il suo problema, la sua percentuale di ricezione è diventata più del doppio di quella di prima. Abbiamo allenato quello che serviva a lui, perché quello era il suo tallone d’Achille.
Dom.: A proposito di riflessi primitivi, ci dice l’importanza di questo tipo di riflessi?
Risp.: I riflessi primitivi sono un grandissimo capitolo. I riflessi primitivi sono risposte motorie stereotipate automatiche, controllate dal tronco encefalico, a stimoli esterni o interni. Questi riflessi gettano le basi per lo sviluppo del sistema nervoso del bambino, responsabile della processazione di informazioni tattili, visive, gustative, olfattive e uditive. Se il sistema nervoso non si sviluppa in modo appropriato, il bambino avrà difficoltà a processare e interpretare le informazioni provenienti da uno o più sensi. Questi riflessi sono essenziali per lo sviluppo del controllo della testa, del tono muscolare, dell’integrazione sensoriale e del raggiungimento di tutte le tappe evolutive.
In tutta Europa ci sono 5 persone ed in Italia nessuno, che sanno trattare in maniera molto proficua, da veri professionisti e molto preparati i riflessi primitivi. In Italia ci sono dei Psicomotricisti che purtroppo lo fanno limitatamente. Il deficit può essere recuperato ma lo trattano molto bene solo queste 5 persone, alcuni psicomotricisti hanno sostituito i famosi rieducatori visivi.
Dom.: A proposito di insufficienza di convergenza dell’occhio dominante, durante l’infanzia quanto potrebbe influire un’insufficienza di convergenza dell’occhio dominante sull’eterometria degli arti inferiori e questo poi sul giusto tono muscolare ?
Risp.: L’insufficienza di convergenza dell’occhio dominante durante la prima l’infanzia è meno delle metereoriti che cadono sulla testa della gente, poiché questo colpisce in età adolescenziale o giovani adulti o adulti per un problema grossolano a monte, intendo sempre l’occhio dominante, altrimenti l’occhio che non converge in maniera appropriata è sempre quello non dominante.
Dom.: Si possono fare dei test per vedere qual è il livello di sviluppo dell’utilizzo dei muscoli oculomotori ?
Risp.: Si, ci sono dei test di vario livello e di varia complessità e di varia tecnologia che permettono di classificare l’efficienza della motricità oculare in base all’età.
Dom.: Cosa pensa del metodo proposto dalla FIT ?
Risp.: (Dopo 10 secondi di silenzio imbarazzato, inizia la risposta.) “Quel metodo, se uno lo analizza dall’esterno, è un poutpourri di altre cose raggranellate qua e la!!!
Per esempio quella scheda dove c’è un otto in orizzontale l’ha inventata il signor Bates, nel 1898, 122 anni fa, quindi quello appartiene ad un metodo Bates, su cui sono stati stampati tanti libri (Miglior vista senza occhiali, Guarisci dalla miopia, Guarisci dalla presbiopia), le altre schede appartengono al metodo GPDP, sviluppate negli anni 60. Quindi io credo che chi ha fatto quel metodo, abbia preso un pò di qua un pò di la, l’ha messo insieme e l’ha chiamato “il suo metodo”. Io voglio fare una raccomandazione a tutti quelli che devono usarlo, è un messaggio generale, siamo nel 2020, vogliamo ancora credere a questi metodi uguali per tutti ?”
Quel metodo di Visual Training attualmente proposto nei corsi di formazione, è già stato proposto negli anni 90 da un belga, Stefan Collier. E’ andato avanti un po’ di anni, ha venduto un po’ di roba e poi ha smesso.
Il metodo Bates, che dovrebbe far abbandonare gli occhiali, è sparito ma ogni tanto ha questi revival, non ha mai funzionato… teniamo gli occhi aperti!!! (riferimenti a Wanna Marchi). Ma dai!!!
Io posso capire se uno usa una strategia piuttosto che un’altra, ma l’allenamento è una situazione personalizzata che si stabilisce tra chi allena e uno o più che vengono allenati, il più è capire cosa serve a chi è allenato, non posso generalizzare usando le stesse procedure, le stesse modalità,per tutti quelli che si allenano solo perché fanno lo stesso sport. Un’altra domanda che ti espongo, non perché non voglio rispondere alla tua domanda in maniera diretta, perché dobbiamo pensare di essere i più geni del mondo solo perché siamo discendenti da Leonardo o Raffaello o Fermi?
La rieducazione visiva nasce negli Stati Uniti nella prima metà del secolo scorso; puoi comprare questo metodo? C’è qualcuno che propone questo metodo ? No, no, però ci hanno provato. Ma il problema è stato superato quaranta anni fa! I metodi uguali per tutti non funzionano!!!
La questione che ti volevo dire: la gente lo usa, deve sbattere la testa col proprio naso e farsi male e dopo che ha usato questo metodo, ha speso i suoi soldi, ha tenuto coinvolto i suoi atleti per delle settimane o dei mesi, si accorge che di fatto non è cambiato sostanzialmente niente in rapporto al tempo dedicato, alle energie dedicate, aprirà gli occhi anche se ha gli occhi coperti da delle fette di prosciutto!!!
Il metodo per definizione è, un’esperienza sviluppata da uno che ha preso un po’ di qua, un po’ di là, l’ha chiamato a modo suo e lo propone d’intesa con un suo protocollo rigidamente costruito in un contesto scientifico. C’è il metodo Otelma, il famoso mago, anche lui ha un metodo!!!
(Buzzelli) Anche io ho un metodo!!!
No!!! Però è un’altra cosa. Tu l’hai chiamato metodo ma in realtà è una procedura, mi ricordo che già l’usavi negli anni ottanta quando lavoravi con Camporese, tu usi una sequenza di procedure,che vari in funzione a chi hai davanti. Un metodo è un qualcosa che deve utilizzare strumenti semplici e costare relativamente poco, altrimenti non è diffondibile.
(Buzzelli) Infatti ho fatto un’applicazione che costa 50euro.
Io non mi posso permettere di giudicare il metodo che tu hai sviluppato, anche perché il tuo strumento non l’ho mai visto fisicamente anche se ho letto il tuo libro.
Però quello che tu fai non è allenamento visivo.
(Buzzelli) Infatti non è un allenamento visivo, io utilizzo uno stimolo visivo o acustico, flash, che arriva e tu devi stare attento a quello stimolo e devi rispondere in maniera cognitiva, senza la possibilità di poterlo anticipare perché risponde al principio della casualità, quindi non si sa cosa succede dopo, però lo stimolo va associato a degli esercizi di tipo coordinativo, condizionale e metabolico e alleno quello che mi serve nel tennis. E’ da li che prende nome anche il metodo associato: Coordinabolico.
Ti chiedo: “se io vengo ad un tuo corso e uso il tuo strumento, divento un preparatore atletico, io che non ho competenze di sport?” Ma neanche per sogno!
Ecco la stessa cosa succede se si fa un corso di rieducazione visiva senza avere le competenze.
Non divento un tecnico di rieducazione visiva ma divento uno che fa fare un gioco ma come dici tu: “pensi che questo possa portare a dei risultati?”
Con questo dilemma si conclude questa simpatica ma illuminante intervista al Dott. Roncagli.
Ai posteri e ai risultati l’ardua risposta.!!!